venerdì 7 gennaio 2011

Per i diritti delle donne.



E' solo una gonna...
Suppongo che (purtroppo) sia capitato a tutte di sentirsi osservate mentre camminiamo per le strade della città, sì, parlo a voi, donne.
Suppongo che sia capitato a tutte, priAggiungi videoma di uscire, di chiedervi più volte se il vostro abbigliamento fosse adatto per camminare in città.
Suppongo che sia capitato a tutte di provare un senso profonda impotenza quando, per tornare a casa, dobbiamo dipendere da qualcuno che ci accompagni per paura di subire molestie (parlo a voi, adolescenti).
E' la paura eterna di ogni donna. La donna che deve avere a che fare con quella parte non civilizzata del nostro pianeta, l'uomo versione scimmia, l'uomo che non riesce a frenare quell'istinto animale e lo porta a compiere atti che potrebbero rovinare per sempre la vita di una donna.

Ci si chiede: "Ma perchè succede?" oppure "Cosa spinge un uomo a compiere un atto simile?". Purtroppo, esiste una parte di questo mondo malato, che è ancora più malata. Esistono persone mentalmente squilibrate, maniaci, pedofili...
Il punto più importante di questo discorso è che ciò (anche se fortunatamente non colpisce tutte personalmente), inevitabilmente ci accomuna , ed è esattamente questa la cosa che dovrebbe renderci più forti, l'unione. Ci sono donne che dopo aver subito una violenza non lo denunciano per paura, paura di non essere credute, paura di essere perseguitate ancora, paura anche di non essere ascoltate, di essere ignorate, avendo la consapevolezza che il nostro Stato non ci tutela in alcun modo. Donne che vorrebbero liberarsi di un peso incomparabile, un peso che ha tolto loro la dignità. E se davvero tutte noi siamo indignate e arrabbiate, dobbiamo essere sempre più unite e denunciare ogni genere di molestia, sia psicologica che fisica. Basta avere paura, DENUNCIATELI!
G.C.

« Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. » (Ernesto Che Guevara)

martedì 14 dicembre 2010

14/12

Regimi di cartapesta e compravendita dei deputati

Oggi 14 dicembre 2010 in Parlamento si è votata la mozione di sfiducia al governo Berlusconi.

Per tre voti di scarto Silvio Berlusconi incassa la fiducia anche alla Camera dei Deputati. Una "maggioranza" che non garantirà stabilità e che spingerà a un rimpasto dell’esecutivo, ma lo scontro con Gianfranco Fini è stato vinto dal premier proprio grazie alle finiane Polidori e Siliquini che hanno votato no alla mozione di sfiducia sostenuta da Futuro e Libertà -.- . Alla fine il risultato è 314 a 311, con due astenuti. Intanto Gianfranco Fini ha fatto sapere di non essere intenzionato a dimettersi. Nell'opposizione invece Antonio Di Pietro dice: “Al di là del computo dei venduti, c’è una sconfitta politica del governo e dunque il premier deve prendere atto che la maggioranza politica non c’è più”. Dunque – ha proseguito Di Pietro - “il premier e’ a un bivio: restare dov’è con un governicchio per avere il lodo Alfano o andare dal presidente della Repubblica e avviare la crisi per verificare se c’e’ una maggioranza politica”. In caso contrario, “si va al voto e per noi prima ci si va e meglio è”.

Nelle città italiane dove in mattinata erano partiti cortei di studenti, immigrati, cassa integrati e disoccupati, in particolare a Roma dopo il voto di fiducia, si scatena una vera e propria guerriglia urbana,scontri tra studenti e polizia, sassaiole, bombe carta, camionette della polizia incendiate, si contano 40 feriti.
G.C.

domenica 14 novembre 2010

Lo sfiduciamo si o no questo dannato governo?

Il teatrino

Alla convention milanese del Pdl, intervenendo telefonicamente, Berlusconi si dice sicuro che il suo governo otterrà la fiducia sia a Palazzo Madama che a Montecitorio. Ignazio La Russa intanto rilancia un'ipotesi paventata inizialmente : "Se così non fosse, credo che dovremo andare di nuovo a votare, ma solo per la Camera". Sull'ultima esternazione del premier parla Bossi: "Berlusconi vuole andare al voto, perciò gioca al ribasso, io giocherei invece al rialzo". Poi aggiunge che Fini, a suo parere, non è contrario a Berlusconi premier. "Me lo ha detto lui, e io sto alle sue parole":. Forse un modo per riaprire alla possibilità di una crisi "pilotata" che cambi ministri e base parlamentare all'esecutivo. . "L'ipotesi del solo scioglimento della Camera in caso di sfiducia è un escamotage che ha il solo obiettivo di tranquillizzare quei senatori pronti a sostenere un percorso di responsabilità che eviti al Paese l'ennesima campagna elettorale", dice Italo Bocchino,"Se la risposta di Berlusconi a una crisi di governo ormai conclamata è questa - prosegue - c'è da preoccuparsi seriamente per le istituzioni e per la soluzione dei problemi degli italiani. Restiamo convinti che sarebbe opportuna una scelta nell'interesse dell'Italia, con le dimissioni del governo e l'avvio di un percorso virtuoso che richiami tutte le forze politiche alla responsabilità verso i cittadini", si legge su Repubblica. Ma cosa diamine aspettano a far cadere questo dannatissimo governo? Berlusconi fino ad ora non ha fatto altro che promettere, promettere e promettere ancora, l'unica cosa di sostanziale che ha fatto è stata quella di TAGLIARE fondi ai servizi pubblici come la scuola, la ricerca e quant'altro. Non è concepibile che una persona come quella sia ancora capo del governo con tutte le porcate che ha fatto e che continua a fare! BASTA non ne possiamo più!

G.C.


« Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. » (Ernesto Che Guevara)

martedì 9 novembre 2010

Vieni via con me


Io resto!
Ritratto dell'Italia. . .

E' la prima puntata di "Vieni via con me" OVVIAMENTE su Rai3, con Fabio Fazio e lo scrittore, Roberto Saviano. Quest'ultimo, apre la puntata con una metafora riflessiva: "La macchina del fango". Spiega il meccanismo della diffamazione, cita il caso Boffo, Caldoro e la casa di Montecarlo e mette in guardia dicendo: "Un conto è la privacy, un altro è scegliere le proprie amiche da cadidare, un'altra finire nelle mani di estorsori: questo smette di essere privacy e diventa condizionamento della cosa pubblica". Un tuffo nella storia, ricordando Giovanni Falcone, l'intervento a dir poco meraviglioso del grande Roberto Benigni che come suo solito travolge, trascina e infine emoziona esponendo il caso Ruby fino a cantare la canzone "Vieni via con me" che dà il titolo al programma. E ancora l'ironia coraggiosa con cui Nichi Vendola sciorina ventisette modi per dire omosessuale, ma pure le drammatiche forme di "espiazione" loro riservate. Tutto vero, tutto meravigliosamente perfetto. E' l'Italia che volevo, l'Italia che mi mancava. Ieri ho visto e sentito finalmente quella voglia di ribellione, quell'aspetto rioluzionario italiano a cui non credevo più.

G.C.

« Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. » (Ernesto Che Guevara)

Pompei? Qua ci cade pure l'Obelisco

Pompei? Qua ci cade pure l'Obelisco
Si sono staccati frammenti di marmo da uno dei monumenti più celebri della città di Napoli, l'Obelisco dell'Immacolata, piazza del Gesù, realizzato per iniziativa dai padri gesuiti nel '600. L'allarme sarebbe stato dato dal proprietario dell'edicola a pochi metri dall'obelisco. La caduta dei frammenti ha provocato l'intervento dei vigili del fuoco che hanno transennato la base dell'obelisco.
G.C

« Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. » (Ernesto Che Guevara)

lunedì 8 novembre 2010

Emergenza rifiuti


Emergenza rifiuti del 2008, sindaci indagati
tra cui anche Rosa Russo Iervolino

Il PM Francesco Curcio, in queste ore, sta investigando sull'emergenza rifiuti del 2008 e tra gli indagati ci sarebbero diversi sindaci tra cui anche il primo cittadino Rosa Russo Iervolino.
l'accusa nei confronti dei sindaci è di non avere preso sufficienti provvedimenti per evitare il diffondersi di malattie contemporanea alla la presenza di cumuli di rifiuti nelle strade.
Quindi, secondo il PM, l'aumento delle malattie in quel periodo sarebbe dovuto all'emergenza rifiuti.
G.C.

« Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. » (Ernesto Che Guevara)

domenica 7 novembre 2010

Fra le nuvole e i sassi

Fra le nuvole e i sassi: Vivere a Napoli oggi. . .


Camorra, rapine, aggressioni, rapimenti. . e la Napoli di sempre. “Ragazzini che sognano di diventare killer. Boss che si fanno imprenditori. Coca a ogni angolo. Rifiuti ovunque”, scrive Roberto Saviano, descrivendo l’altra parte della città di Napoli, che purtroppo, è nota a tutti. Possediamo una delle città più belle del mondo, una delle culle della cultura greca, romana e medievale, che però deve essere martoriata da individui disonesti che hanno come scopo quello di far del male al prossimo pur di arricchirsi ed arrivare ad una sorta di potere personale. Come può un turista venire a visitare questa città quando io stessa, da napoletana, camminando per strada tengo stretta la borsa e nascondo il cellulare? Perché dobbiamo avere paura? Perchè non possiamo vivere serenamente nella nostra città come tutti? L’arcivescovo di Napoli, C. Sepe dice che “..quel che è peggio è che non sempre nei suoi cittadini c’è una coscienza forte, capace di reagire al degrado..”, ma è chiaro visto che, alla signora borghese non interessa perché ciò non la tocca assolutamente, lo stesso vale per il cittadino medio, l’importante è che nella sua famiglia tutto è a posto e che tra le sue cose non manchi nulla e al “povero” anche se quello che succede non gli sta bene, non gli conviene esporsi, e poi perché dovrebbe? Ragionamenti che hanno il loro senso sotto un marginale punto di vista, ma che ci fanno vedere chiaramente da dove provenga la parola omertà. “Il fulcro dell’economia e della camorra è la sua forza imprenditoriale, una forza che si innesta anche nell’economia del Nord Italia, irradiandosi in Asia, in America e tutta l’Europa”, scrive ancora Saviano, ma una verità di fondo c’è, c’è sempre. Lo stato sa e permette, permette da sempre. L’imprenditore del Nord, i suoi rifiuti radioattivi, li vende alla camorra che li getta amenamente nelle campagne di Napoli. La camorra è ramificata ovunque e se la coscienza forte manca non solo al napoletano, ma anche al resto degli italiani, compreso lo stato, con quale forza e unione crediamo di sconfiggerla? “In questa città tutto è esagerato, dai tramonti alle piogge, dai grandi palazzi ai vicoli, dalla bellezza alla ferocia” questo è quanto scritto da G. Bocca e riflettendo su questo diciamo che in una città dove tutto è permesso, tutto è normale, inutile scandalizzarsi e far scalpore, la criminalità è presente ovunque, dal proprietario di un negozio che paga il pizzo al Presidente della Regione che da anni, a prescindere dall’orientamento politico, in qualche modo, ha rapporti con la criminalità organizzata. In un modo poco pessimista e molto realista sostengo che la città di Napoli sia perduta, perché non le cambieresti nulla, all’infuori dei suoi cittadini.

G.C.


« Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. » (Ernesto Che Guevara)